Tolomeo

SuperEroe n° 3 

Tolomeo, il Faraone macedone che unì la civiltà dei Greci con quella degli Egizi.

Vissuto nel IV sec. a.C., Tolomeo fu uno dei più forti Generali di Alessandro Magno, dal quale ereditò una parte dell’Impero: il Regno d’Egitto.

I suoi nuovi sudditi egizi ebbero un Faraone diverso dai precedenti. Non un Dio che si guardava dal basso verso l’alto, ma un combattente che lottava in prima linea coi soldati sui campi di battaglia.

TOLOMEO

Prima di iniziare a parlare di Tolomeo e delle sue imprese, è bene partire con una breve descrizione del Contesto Storico e Geografico dell’epoca.

CONTESTO STORICO:

336 a.C.: ALESSANDRO MAGNO E I MACEDONI

Qualche tempo prima dell’affermazione dei Romani nella penisola italica, a Oriente, verso il Mar Egeo, un nuovo popolo di origine ellenica instaurava il predominio con il suo potente esercito: i Macedoni.

Il loro re, Filippo II, aveva radunato varie tribù di allevatori e montanari a Nord delle più importanti póleis greche organizzandoli per farne un esercito. Rese i suoi soldati invincibili dotando la fanteria di lance lunghe circa 6-7 metri, le sarisse, e dandole un nuovo assetto militare, noto come “falange macedone”, che si rivelò decisivo in battaglia, specie nel corso dei combattimenti corpo a corpo. Il nemico non riusciva ad avere la meglio in quanto veniva a trovarsi di fronte ad un muro compatto e invalicabile di imponenti, lunghissime lance. Gli abili cavalieri che occupavano i lati dello schieramento, invece, avevano il compito di accerchiare il nemico in difficoltà per neutralizzarlo subito e annientarlo.

Nella battaglia di Cheronea del 338 a.C., nel corso della quale i Macedoni sconfissero le truppe coalizzate di Greci, capeggiate da Atene, la cavalleria fu guidata da Alessandro III, figlio di Filippo II, di appena 18 anni. In seguito alle sue imprese passerà alla storia come Alessandro il Conquistatore (o Alessandro Magno, “il Grande”).

Alessandro III nacque nella città di Pella il 20 luglio del 356 a.C. dall’unione del re Filippo II di Macedonia con Olimpiade, principessa di origine epirota.

Filippo si occupò di persona di istruirlo militarmente e politicamente, mentre volle dare al figlio una cultura di impronta greca e, perciò, nel 343 a.C. scelse come suo mentore e maestro intellettuale il filosofo greco Aristotele, che per tre anni rimase alla corte di Pella. Aristotele avvicinò Alessandro alla Scienza e all’Arte, ma soprattutto ai grandi poemi omerici, appassionandolo alla cultura greca e trasmettendogli l’idea della superiorità greca sui popoli barbari, in particolare sui Persiani. “A mio padre devo la vita, al mio Maestro una vita che vale la pena di essere vissuta”, scrisse.

Numerosi sono gli aneddoti che riguardano il mito di Alessandro Magno. Si narra che da giovane – all’età di 12-13 anni – riuscì ad addomesticare da solo un maestoso stallone nero selvaggio, Bucefalo, vincendo la scommessa col padre: la tecnica con cui domò il cavallo si basò sull’arguzia di aver colto la paura dell’animale per la propria ombra. Alessandro lo mise così col muso rivolto verso il sole perché lo accecasse prima di montargli in groppa, domandolo. Da quel momento e per più di 20 anni Alessandro e Bucefalo diverranno inseparabili compagni nei viaggi, nelle battaglie e nelle conquiste per l’espansione dell’Impero.

Nel 336 a.C. re Filippo venne assassinato da un ufficiale della sua guardia durante le nozze della figlia Cleopatra con il re Alessandro I d’Epiro.

Dopo la morte del padre Alessandro fu acclamato re dall’esercito, salendo al trono all’età di 20 anni.

CONTESTO GEOGRAFICO:

323 a.C.. L’IMPERO MACEDONE DOPO LA MORTE DI ALESSANDRO

Da subito Alessandro si impegnò per consolidare il suo potere e le posizioni macedoni in Grecia. Ci riuscì pienamente e per questo sarà considerato come uno dei più celebri conquistatori e strateghi della Storia.

In soli dodici anni di regno conquistò l’Impero Persiano di re Dario III che andava dall’Asia Minore all’Egitto, spingendosi poi fino alle regioni oggi occupate da Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Le sue vittorie sul campo di battaglia accompagnarono la diffusione universale della cultura greca, trasmessa non come imposizione bensì come integrazione con gli elementi culturali propri dei popoli conquistati. Questo lasso di tempo storicamente si identifica come l’avvio al periodo ellenistico della storia greca.

Alla morte di Alessandro Magno, avvenuta a Babilonia nel 323 a.C. in circostanze ancora oggi ignote, e nonostante i due figli, Eracle e Alessandro IV, presto eliminati, il vasto Impero macedone che si estendeva dalla Macedonia all’India rimase senza una guida. Sul letto di morte Alessandro affidò l’anello col sigillo reale all’amico e confidente Perdicca perché lo consegnasse, a sua volta, al più forte dei suoi generali; purtroppo, senza specificare chi fosse. Così essi si trovarono a dover decidere chi tra loro sarebbe stato il successore di Alessandro.

Il reame macedone da un punto di vista formale rimase pur sempre un unico impero con capitale Babilonia. Tuttavia i Diadochi propriamente detti, cioè i Generali “successori” di Alessandro Magno, da subito si aprirono in aspri contrasti giungendo a combattere gli uni contro gli altri ben quattro guerre per contendersi il controllo dell’Impero attraverso sistemi di alleanze sempre diverse.

Ebbe così inizio il sistema politico dei quattro regni ellenistici, che vedranno emergere un amico d’infanzia di Alessandro.

TOLOMEO

 

IL FARAONE CHE UNI’ LA CIVILTA’ GRECA CON QUELLA EGIZIA!

Ogni Supereroe che si rispetti è dotato di un super-potere…

 

IL SUPER-POTERE: L’INVULNERABILITA’

Qual era dunque il super-potere di Tolomeo? Era l’Invulnerabilità!

Abbiamo deciso di assegnare a Tolomeo questo super-potere perchè sembra veramente incredibile come, dopo una lunghissima serie di battaglie e scontri armati, vissuti e combattuti sempre in prima linea, prima al fianco di Alessandro e poi con i suoi sudditi egizi, egli non sia mai stato ferito mortalmente!

Possedeva sicuramente qualcosa che lo “proteggeva”: è nata così l’idea dell’eredità della corazza di Alessandro Magno.

In effetti, i Macedoni indossavano davvero una particolare corazza fatta di lino pressato, chiamata linux. Di recente dei ricercatori americani sono riusciti a riprodurla e a dimostrarne la perfetta resistenza all’impatto delle frecce nemiche. Ma l’idea più azzeccata è stata assegnare a Tolomeo la mitica corazza di Alessandro, che si narra fosse appartenuta al grande eroe mitologico Achille: una protezione divina a tutti gli effetti!

Un’intuizione, certo… E se fosse andata veramente così?

La tomba di Alessandro Magno non è mai stata trovata e ogni traccia sulla sua “magica” armatura si è persa. La sola informazione certa è che il corpo di Alessandro fu portato in Egitto e sepolto nel mausoleo di Alessandria e che fu Tolomeo a scortare il feretro da Babilonia in Egitto.

Tolomeo era il nuovo Faraone e poteva concedersi tutto nella sua terra. E se si fosse “concesso” anche la corazza di Alessandro?

 

L’IMPRESA

Più che di Impresa, nel caso di Tolomeo sarebbe più corretto parlare di imprese. Sono talmente tante le superbe azioni ed opere che ha realizzato nel corso della sua vita che è riduttivo citarne solo una.Non ci si riferisce solo al fatto che sia sopravvissutto alla straordinaria cavalcata insieme ad Alessandro Magno oltre i confini del mondo, un’impresa già di per sé non tanto “normale”, ma fantastica.Egli divenne Faraone d’Egitto, esportando nel suo nuovo Regno tutto il sapere ellenistico che aveva appreso dal maestro Aristotele, ma anche la visione di un mondo coeso e multiculturale che aveva ricevuto in eredità dallo stesso Alessandro.

Forse l’aver realizzato nel suo regno d’Egitto questo sogno è l’Impresa più grande che gli si possa attribuire!

Ti sei incuriosito abbastanza? Vorresti conoscere molto più di questo su Tolomeo, la sua vita, le sue imprese?

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CONCLUSIONE: PERCHE’ TOLOMEO E’ UN SUPEREROE?

I successori di Alessandro Magno, i Diadochi, non si accontentarono di fermasi e godere delle immense ricchezze e terre ereditate. Erano uomini abituati alla guerra sin dalla tenera età; ed infatti continuarono a battagliare, anche tra di loro, per dimostrare di essere i migliori.

Pur annoverando tutte le imprese compiute al fianco di Alessandro, tra questi uomini “d’acciaio” uno soltanto iniziava ad affacciarsi all’imprevedibile finestra della Storia: Tolomeo.

Una vita incredibile e meravigliosa, la sua, vissuta tra mille pericoli e difficoltà, ma ricca di fascino e cultura. Aveva visto da vicino alcune delle Meraviglie del Mondo antico, come i Giardini pensili a Babilonia o le piramidi d’Egitto, quella terra calda e ricca che divenne il regno suo e dei suoi discendenti per quasi tre secoli.

Tolomeo, però, volle anche lasciarci un’impronta tutta sua.

Diede inizio alla costruzione del Faro e della Biblioteca di Alessandria dando luce e orientamento non solo ai naviganti del Mediterraneo, ma anche a chiunque avesse fame di cultura. Il Colosso di Rodi fu l’ultima delle sue creazioni, faro della civiltà greca per tutti i popoli della terra.

Tuttavia, l’impresa più grandiosa fu la straordinaria fusione che realizzò tra la millenaria cultura egizia e quella ricca e gloriosa greca. Solo la forza e la determinazione di un vero Supereroe potevano fondere questi due pilastri di civiltà. Regalando a noi tutti il sapere che oggi ci è stato tramandato.

 

Nel prossimo post andremo “sulle orme di Tolomeo”: viaggeremo nei luoghi che lo hanno riguardato e andremo a scoprire, lungo questo interessantissimo viaggio storico vissuto attraverso bellissime ed esclusive foto, 5 fantastiche location del Museo Egizio di Torino e dell’isola di Rodi assolutamente da visitare!

Infine, in “Cosa accadde poi…”, potrete leggere una sintesi delle date e degli avvenimenti storici che seguirono a Tolomeo.

 

Ci ritroveremo qui sul nostro sito tra breve!

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Buon viaggio nella Storia e buona lettura a tutti!

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